Sempre a proposito di caldo l’altro
giorno siamo andati a farci un giro nella foresta qui di Singapore con mio
nipote e co. che sono venuti in visita in rappresentanza della famiglia. Da che
dovevamo starci mezz’ora ci siamo persi e quindi abbiamo vagato su e giu’ da
impervi sentieri per 2 ore, vestiti per andare a vedere i mall di Orchard road.
Ne siamo usciti da buttare via sudati, spettinati, un po’ stravolti!! Ci sara’
stato probabilmente il 95% di umidita’! Comunque mentre vaghiamo nel bosco all’inizio
di una specie di scalona la cui salita richiedeva un’altezza minima di un metro
e ottanta data l’entita’ dei gradini, incontriamo un gruppo di signori cinesi
sulla sessantina che vengono in discesa. A parte che la prima cosa che ci
dicono e’: non salite da questa parte che e’ molto ripido. No sto qui nella foresta tutta la vita o se va il
cellulare provo a chiamare un elicottero!! Comunque dopo avergli spiegato che
ci trovavamo nel punto piu’ basso e che dall’altra parte era uguale (tie’!) ci
siamo messi a fare 2 chiacchierere e gli ho detto che eravamo finiti li’ perche’
avevamo sbagliato strada. E questo cosa mi risponde: this is good, by mistake
you learn a lot of things! Eh pero’! Nomi lunghi, facce uguali ma saggi!!
The everyday life and the discovery of the town of an Italian girl just landed in Singapore
mercoledì 22 agosto 2012
Fa caldo!
Avete caldo eh? Benvenuti in
compagnia di quelli che hanno sempre caldo. Che non escono di casa tra le 2 e
le 5 e comunque camminano solo all’ombra. E qualche volta aprono l’ombrello, ma
mica perche’ piove! Ma si dai che l’anno scorso di questi tempi preparavo il
container. C’erano 38 gradi ed eravamo li a
fare scatoloni insieme a Ibra (il capo traslocatore rumeno, cosi’
soprannominato data l’evidente somiglianza anche d’accento) e al suo collega
pugliese che invece non c’aveva proprio voglia. 1 anno fa?? Beh mi pare ieri,
non lo dico con la solita retorica del tempo che passa. Se parli con gli
stranieri western a Singapore la maggior parte di loro ti dice che non si
capacita di quanto il tempo qui sia trascorso in fretta. La ragione
sembrerebbe, a furor di popolo, connessa al fatto che qui e’ sempre tutto
uguale, non ci sono stagioni, niente alternanza caldo freddo, niente luce fino
alla 5 in attesa della stagione in cui c’e’ luce fino alle 9. Le stagioni ti
danno un ritmo e dove mancano tutto si appiattisce e un po’ si perde il senso del
tempo. Quindi ti sembra ieri che c’era quel caldo infernale e sei andato in
piscina anche se pioveva, e invece era 3
mesi fa. Che poi questa questione delle giornate sempre uguali si riflette
anche sulle persone. Magari l’avrete provato anche voi viaggiando in Asia o in
Africa. Le persone di razze diverse dalla nostra ci sembrano sempre tutte uguali.
Anche se apparentemente ci focalizziamo
su un viso, quando poi ne vediamo un po’ tutti insieme facciamo fatica a
riconoscere quale sia quello noto. Delle figure bestiali: ti sbracci per salutare
gente che ti guarda perplessa perche’ non ti ha mai visto e poi non saluti la
ragazza filippina che ha fatto da baby sitter a Macchietta. Eh dai, sono tutte
uguali: pelle “abbronzata”, capelli lunghi legati nella coda, shorts e
infradito, occhi a mandorla. Impossibile identificarle!! Mi era successa la
stessa cosa in Africa, anche coi bambini: eh son tutti neri, il giorno che si
cambiavano il vestito eri fregato! Per non parlare poi dei nomi: molti hanno
come nome proprio un nome inglese, e fin li ci siamo. Ma quelli che ce l’hanno
cinese? Ora che l’hai imparato come minimo se e’ una ragazza si e’ sposata e ha
preso il nome del marito.... E poi qual’e’ il nome e quale il cognome e sara’
maschio o femmina? La mia dentista (e gia’ vi ho dato un indizio) si chiama Loh
Seok Hoon. Quindi? Come la chiama sua mamma: Loh, o Seok o Hoon? Ma poi alla
fine e’ lo stesso: con sto caldo meglio non sprecare le energie con esercizi
inutili!
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