lunedì 17 novembre 2014

Differenze culturali: il matrimonio

Eh lo so e’ un po’ che non scrivo, ma sapete con tutti gli accadimenti che si verificano a Singapore ci ho messo un po’ a scegliere l’argomento da trattare…. Questa volta parliamo di matrimoni. Si perche’ abbiamo orgogliosamente preso parte ad un matrimonio cinese, o meglio al matrimonio di 2 singaporeani di orgine cinese. Noi siamo stati invitati solo per la cena e non per la cerimonia, come del resto la maggior parte dei presenti. La cena di solito viene fatta nella Ballroom di un grande albergo, che suona una figata ma in realta’ e’ un salone grande con tanti tavoli rotondi, un palco con spazio per la musica live e degli schermi per proiettare. Il giorno prima probabilmente c’era un convegno di informatori medico scientifici! Comunque si arriva li, se e’ per le 7 tutti arrivano almeno dopo le 7.15 a parte noi che eravamo quasi puntuali, e si sta fuori dalla Ballroom perche’ per entrare bisogna che arrivino gli sposi, che non si sa dove sono e soprattutto che fanno visto che la cerimonia e’ stata al mattino, ma e’ uguale. Ci sono dei camerieri che passano con dei drinks ma hanno solo succhi di frutta o birra. Uhm gia’ non si mette bene. Ai nostri matrimoni la gente si mette giu’ da guerra spende soldi per parrucchieri e abiti firmati, sfoggia tacchi e look bizzarri. Qui no (o almeno a questo matrimonio no). Tutti vestiti basici, anche gente in bermuda. Andre dietro mia insistenza, si e’ messo la cravatta (ecco sei il solito barbone vai a un matrimonio senza cravatta e poi siamo italiani dobbiamo far vedere come ci si veste….). Era l’unico!!! Tornando alla sala reception, al centro c’e’ un tavolo con sopra 2 libri di fotografie. Uno con le foto della sposa da quando i 2 si son conosciuti fino al giorno delle nozze e uno con quelle dello sposo. E sono foto con qualsiasi ambientazione: tipo lui su un campo da calcio perche’ e’ il suo sport preferito, o loro che imbiancano casa, o lei con dei vestiti bellissimi che posa tipo fotomodella de noantri, e amenita’ simili. Ovviamente niente foto del matrimonio che si e’ tenuto in mattinata. Ma la cosa piu’ interessante e’ il tavolo della reception: lungo, diviso ancora tra sposa e sposo dove ti registri, o meglio loro controllano che il tuo nome sia sulla lista, e dove c’e’ una cassetta dove lasciare la busta coi soldi. Eh si perche’ al matrimonio cinese si regalano soldi: i soldi vanno messi in una busta rossa chiamata ang pow, che non e’ la stessa del capodanno cinese, mi raccomando: occhio alle scritte, e se non capite il cinese fatevi aiutare da qualcuno… Ma soprattutto quanti soldi vanno messi nella busta??? E qui c’e la genialata: il matrimonio o almeno il rifresco deve concludersi a break even. Cioe’ l’invitato deve dare un tot di soldi in modo che gli sposi con quei soldi coprano il costo del banchetto. Break even???? Ma che scherziamo? E se nonna mi da 50 dollari di meno che faccio? No perche’ sulla busta va scritto il nome in modo che gli sposi sappiano quanto hai dato cosi’ quando tu li inviti al tuo matrimonio o al battesimo o quel che l’e’ sanno quanto dare, o meglio possono darti del barbone la prossima volta che ti vedono…. Ok ma ancora non so quanto mettere nella busta. Ed ecco che internet vi viene in soccorso: c’e’ un sito (di cui vi metto l’indirizzo sia come info utile, sia per gli scettici italiani che non ci credono www.weddingangpow.com ) dove c’e’ una lista di tutte le location matrimoniali di Singapore e per ognuna a seconda del giorno della settimana e se e’ pranzo o cena e’ riportato l’importo minimo da dare perche’ venga raggiunto il break even. Altro che lista nozze!! Qui c’e’ gente seria…… Cosi’ nessuno puo’ dire, ma non lo sapevo, son straniero, pensavo avessi speso meno. Tutto nero su bianco, non si scappa. Sistemata quindi questa piccola formalita’ in cui la cosa piu’ difficile e’ trovare l’ang pow con la scritta giusta, poco prima che arrivino gli sposi si entra nella sala e ci si siede al tavolo rotondo dove ci aspettano rigorosamente 8 portate di cena cinese (quindi pesce, maiale, crostacei, riso, brodo, verdure, aglio, all together). Per loro una prelibatezza per me una sofferenza. Se ci aggiungiamo poi che alla quinta portata il vino e’ finito, proprio finito, capite la tragedia. Ma per fortuna ancora una volta il pragmatismo cinese ci e’ venuto in soccorso: appena messo giu’ il cucchiaio dell’ottava portata la sala ha cominciato a svuotarsi: gli sposi erano fuori per i tradizionali saluti e in un battibaleno via tutti. Non come da noi che dopo il dessert c’e’ il caffe’ l’ammazza caffe’ il limoncello il mirto e poi quando ti avvicini per salutare no ma come andate gia’ via, anche se sono ore che siete a tavola e gli sposi non ne possono piu’. Su un po’ di praticita’: in questo modo in 3 ore ce la siamo cavata: non abbiamo bevuto molto, il che fa anche bene alla salute, e abbiamo fatto il regalo giusto non il solito schiaccianoci d’argento che nessuno usera’ mai e che e’ in lista nozze perche’ la signora del negozio ha detto che e’ un pezzo di classe….
E dopo abbiamo avuto anche il tempo di farci un bel bicchiere di vino nel bar dell’albergo!! E dai: c’e’ il sito internet per l’ang pow fate anche il sito con l’algoritmo  #quantovinodevodaresecisono10occidentalie100localialmatrimonio!!!

 PS Per le curiose: la sposa era con un classico abito bianco, pure carino, e’ dimagrita 8 chili per entrarci, e ha tirato il bouquet. Tutto come da copione!