The everyday life and the discovery of the town of an Italian girl just landed in Singapore
lunedì 27 agosto 2012
News!
Che
buffo, l’altro giorno leggendo il giornale di Singapore (il famosissimo Straits
Times) mi sono imbattuta in un articolo di un paio di colonne almeno, che
parlava di Ostia. Ostia?? What’s Ostia? Che sono sicura in Italia c’e’ gente
che, peraltro giustamente, nemmeno sa dove si trova. Immaginati a Singapore.
L’altro giorno alla mia classe di italiano (ebbene si sono una teacher di
italiano a tempo perso) neanche sapevano riconoscere il duomo di Milano o San
Marco a Venezia, ne’ tantomeno ubicare le citta’. Chissa cosa ne sanno e cosa gliene importa di Ostia. Ma
tant’e’. L’articolo diceva che c’e’ crisi negli stabilimenti balneari di Ostia
perche’ quest’anno la gente non prende lettino, ombrellone e cabina, ma va alla
spiaggia libera o semplicemente resta a Roma. Ma e’ arrivato fino a qui il
tormentone di “Resto a Roma”? A me e’ arrivato grazie a Facebook, e devo dire
che ci siamo fatti un sacco di risate, Verdone e’ sempre mitico. E quindi il
columnist di Singapore ha cercato in maniera sottile di proporre “Resto a Roma”
al pubblico di Singapore??? Ma va. Secondo me l’unico scopo era spiegare ai
locali che ormai in Italia stiamo con le pezze in quel posto e non c’abbiamo
neanche i soldi per affittare uno straccio di ombrellone a Ostia. Ma dai!
Capisco avessi detto a Porto Cervo, ma a Ostia spero ce la si faccia ancora.
Che poi ai miei tempi si partiva da Roma con bus e ombrellone e ci si metteva
sulla spiaggia libera, lo stabilimento balneare era un lusso… Forse nel
frattempo ci siamo arricchiti?? Ma a prescindere da rimembranze del secolo
scorso: la portata di questo articolo e’ paragonabile ad un articolo sul
Corriere che spiega che a Singapore l’anno scolastico per le scuole locali
inizia a gennaio mentre per le scuole internazionali inizia ad agosto. E CHI SE
NE FREGA. E’ che, sono curiosi, anzi la definizione e’: si impicciano. Cosi’
devono sfucugliare il povero romano che “resta a Roma” piuttosto che buttare
degli eurini sul litorale di Ostia!! E saranno fatti loro. Che son sicura che
un singaporeano, che diciamocelo e’ un po’ braccino, non ce li spenderebbe mai
dei soldi per un ombrellone a Ostia. Quindi evviva la parsimonia degli
italiani!! Comunque il giornale e’ sempre fonte di notizie interessanti se non
curiose, per lo meno per noi. Un po’ di tempo fa c’e’ stato lo scandalo
dell’acquisto delle sedie: sono stati spesi 270.000 dollari di Singapore (circa
150.000 euro) per comprare sedie di design, che costavano 570 dollari ciascuna,
per i vari uffici pubblici, ma non e’ stato trovato chi ha dato
l’autorizzazione (o qualcosa di simile). Che non e’ che le sedie siano state
rubate o non servissero: no tutto in regola, solo che le sedie sono risultate
un po’ care per un ufficio pubblico. Si vede che li’ solo sedie di legno!!.
Proprio come da noi. Che tristezza. Da noi nemmeno per 150 Milioni di euro vien
fuori il caso. Che ieri per pagare 104 euro di ICI del 2011 dimenticati ci ho messo
tutto il pomeriggio. Certo anche qui hanno il loro bel da fare con la
Motorizzazione civile. A proposito: l’esame sara’ tra una decina di giorni. A
seguito di probabile bocciatura, io ho un mese di tempo per rifarlo, Andre mi
sa che si fa un mese col bus. Hihihihi!!
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