lunedì 17 novembre 2014

Differenze culturali: il matrimonio

Eh lo so e’ un po’ che non scrivo, ma sapete con tutti gli accadimenti che si verificano a Singapore ci ho messo un po’ a scegliere l’argomento da trattare…. Questa volta parliamo di matrimoni. Si perche’ abbiamo orgogliosamente preso parte ad un matrimonio cinese, o meglio al matrimonio di 2 singaporeani di orgine cinese. Noi siamo stati invitati solo per la cena e non per la cerimonia, come del resto la maggior parte dei presenti. La cena di solito viene fatta nella Ballroom di un grande albergo, che suona una figata ma in realta’ e’ un salone grande con tanti tavoli rotondi, un palco con spazio per la musica live e degli schermi per proiettare. Il giorno prima probabilmente c’era un convegno di informatori medico scientifici! Comunque si arriva li, se e’ per le 7 tutti arrivano almeno dopo le 7.15 a parte noi che eravamo quasi puntuali, e si sta fuori dalla Ballroom perche’ per entrare bisogna che arrivino gli sposi, che non si sa dove sono e soprattutto che fanno visto che la cerimonia e’ stata al mattino, ma e’ uguale. Ci sono dei camerieri che passano con dei drinks ma hanno solo succhi di frutta o birra. Uhm gia’ non si mette bene. Ai nostri matrimoni la gente si mette giu’ da guerra spende soldi per parrucchieri e abiti firmati, sfoggia tacchi e look bizzarri. Qui no (o almeno a questo matrimonio no). Tutti vestiti basici, anche gente in bermuda. Andre dietro mia insistenza, si e’ messo la cravatta (ecco sei il solito barbone vai a un matrimonio senza cravatta e poi siamo italiani dobbiamo far vedere come ci si veste….). Era l’unico!!! Tornando alla sala reception, al centro c’e’ un tavolo con sopra 2 libri di fotografie. Uno con le foto della sposa da quando i 2 si son conosciuti fino al giorno delle nozze e uno con quelle dello sposo. E sono foto con qualsiasi ambientazione: tipo lui su un campo da calcio perche’ e’ il suo sport preferito, o loro che imbiancano casa, o lei con dei vestiti bellissimi che posa tipo fotomodella de noantri, e amenita’ simili. Ovviamente niente foto del matrimonio che si e’ tenuto in mattinata. Ma la cosa piu’ interessante e’ il tavolo della reception: lungo, diviso ancora tra sposa e sposo dove ti registri, o meglio loro controllano che il tuo nome sia sulla lista, e dove c’e’ una cassetta dove lasciare la busta coi soldi. Eh si perche’ al matrimonio cinese si regalano soldi: i soldi vanno messi in una busta rossa chiamata ang pow, che non e’ la stessa del capodanno cinese, mi raccomando: occhio alle scritte, e se non capite il cinese fatevi aiutare da qualcuno… Ma soprattutto quanti soldi vanno messi nella busta??? E qui c’e la genialata: il matrimonio o almeno il rifresco deve concludersi a break even. Cioe’ l’invitato deve dare un tot di soldi in modo che gli sposi con quei soldi coprano il costo del banchetto. Break even???? Ma che scherziamo? E se nonna mi da 50 dollari di meno che faccio? No perche’ sulla busta va scritto il nome in modo che gli sposi sappiano quanto hai dato cosi’ quando tu li inviti al tuo matrimonio o al battesimo o quel che l’e’ sanno quanto dare, o meglio possono darti del barbone la prossima volta che ti vedono…. Ok ma ancora non so quanto mettere nella busta. Ed ecco che internet vi viene in soccorso: c’e’ un sito (di cui vi metto l’indirizzo sia come info utile, sia per gli scettici italiani che non ci credono www.weddingangpow.com ) dove c’e’ una lista di tutte le location matrimoniali di Singapore e per ognuna a seconda del giorno della settimana e se e’ pranzo o cena e’ riportato l’importo minimo da dare perche’ venga raggiunto il break even. Altro che lista nozze!! Qui c’e’ gente seria…… Cosi’ nessuno puo’ dire, ma non lo sapevo, son straniero, pensavo avessi speso meno. Tutto nero su bianco, non si scappa. Sistemata quindi questa piccola formalita’ in cui la cosa piu’ difficile e’ trovare l’ang pow con la scritta giusta, poco prima che arrivino gli sposi si entra nella sala e ci si siede al tavolo rotondo dove ci aspettano rigorosamente 8 portate di cena cinese (quindi pesce, maiale, crostacei, riso, brodo, verdure, aglio, all together). Per loro una prelibatezza per me una sofferenza. Se ci aggiungiamo poi che alla quinta portata il vino e’ finito, proprio finito, capite la tragedia. Ma per fortuna ancora una volta il pragmatismo cinese ci e’ venuto in soccorso: appena messo giu’ il cucchiaio dell’ottava portata la sala ha cominciato a svuotarsi: gli sposi erano fuori per i tradizionali saluti e in un battibaleno via tutti. Non come da noi che dopo il dessert c’e’ il caffe’ l’ammazza caffe’ il limoncello il mirto e poi quando ti avvicini per salutare no ma come andate gia’ via, anche se sono ore che siete a tavola e gli sposi non ne possono piu’. Su un po’ di praticita’: in questo modo in 3 ore ce la siamo cavata: non abbiamo bevuto molto, il che fa anche bene alla salute, e abbiamo fatto il regalo giusto non il solito schiaccianoci d’argento che nessuno usera’ mai e che e’ in lista nozze perche’ la signora del negozio ha detto che e’ un pezzo di classe….
E dopo abbiamo avuto anche il tempo di farci un bel bicchiere di vino nel bar dell’albergo!! E dai: c’e’ il sito internet per l’ang pow fate anche il sito con l’algoritmo  #quantovinodevodaresecisono10occidentalie100localialmatrimonio!!!

 PS Per le curiose: la sposa era con un classico abito bianco, pure carino, e’ dimagrita 8 chili per entrarci, e ha tirato il bouquet. Tutto come da copione!

giovedì 22 maggio 2014

Proud to be Italian

Oggi ho deciso di fare un post serio, per quanto possibile. Dopo un po’ di tempo che si vive all’estero, lontano, tornando in patria poche volte l’anno, accade che si cominci a pensare che in effetti il posto da cui si proviene, in cui si e’ nati e cresciuti non sia poi cosi’ male, anzi. Mi vien quasi da dire che non solo l’Italia e’ un paese bellissimo (e questo e’ facile a dirsi) ma che anche gli italiani hanno fatto e fanno un sacco di cose interessanti e universalmente riconosciute (a partire dal bunga bunga…). Se mi guardo in giro: tra i ristoranti piu’ apprezzati ce n’e’ sempre uno italiano, la moda e’ italiana e francese, i vini di qualita’ ancora italiani e francesi, il design viene dell’Italia, l’America l’ha scoperta un’italiano (qui rubo da Severgnini), la Gioconda l’ha dipinta un italiano, le macchine piu’ veloci sono italiane o tedesche, il club di calcio piu titolato al mondo e’ italiano (ahahahahah), il motociclista piu’ conosciuto e seguito e’ italiano, il selfie piu’ popolare e’ quello con dietro il colosseo, la grande bellezza ha vinto l’oscar, venezia e’ unica, il mediterraneo ha il clima piu’ bello del mondo (altro che tropici, datemi retta), e penso di poter fare una lista infinita. Certo l’elenco in senso opposto e’ altrettanto lungo ma senz’altro meno interessante! In occasione delle ormai prossime votazioni per le europee abbiamo ricevuto un invito: il comune di Milano, in cui si presuppone noi dovremmo votare, ci ha mandato una cartolina per ricordarci di votare. La cartolina, testuali parole, da’ “diritto a tutte le agevolazioni di viaggio concesse agli elettori”. Evvai il commune ci paga il viaggio per andare a votare, che avanti…..”Per il ritorno il biglietto di viaggio dovra’ essere opportunamente vidimato dalla stazione”. Stazione? Come stazione? Si, potete avere un biglietto AR a prezzo ridotto e solo sui percorsi FS. A Pisapia, vedi che qui siamo  Singapore, 13.000 km da Milano, in treno ci metto 10 giorni, e non son sicura che le FS coprano l’intera tratta….. Ma fare una scrematura e mandarlo, che so, solo a quelli che stanno in Europa? Perche’ la cartolina e’ arrivata via posta al costo di 2 Euro, e  considerando almeno mille elettori a Singapore sono 2.000 Euro, piu’ tutte quelle inviate a Hong Kong, in Giappone, a New York,  San Paolo,  Buenos Aires, Sidney (vi immaginate da Sidney a Milano col treno!!!). Ma signori sindaci, ma diamoli in beneficenza questi soldi e se proprio per legge dobbiamo comunicare idiozie facciamolo in modo cheap. Vabbe’ mi consolo i francesi hanno sbagliato ad ordinare i treni e noi sollecitiamo gli elettori a prendere le FS dagli altri continenti. Che sia una trovata di marketing???? Beh voi che potete, votate bene, come si diceva una volta; noi da quaggiu’, avendo deciso di non venire a votare col treno, continueremo a bearci delle bellezze dell’talia e del genio dei suoi cittadini!!! Comunque, per tutto quello che ho scritto sopra e anche per questo: “I’m proud to be Italian”!!!


giovedì 20 marzo 2014

Lovely Japan

Si si, siamo stati a sciare in Giappone, eh gia volevamo provare la famosa polvere di Hokkaido (che non e’ da tirare ma da sciare). Ma quando mai: prendete un mappamondo guardate dov’e’ Singapore e scegliete il posto piu’ vicino per sciare. 2 ne escono: Giappone e Nuova Zelanda. E siccome in Nuova Zelanda e’ estate e lo sci estivo non mi e’ mai piaciuto, si e’ optato per il Giappone. 7 ore di aereo fino a Tokyo, 2 ad Hokkaido, 2 ore di bus da Sapporo al resort. Totale 11 ore. Tanto valeva un bel Singapore-Malpensa + auto a noleggio, e in 14 ore eravamo a farci i Salati con 2 metri di neve!!! Ma no, la “polvere” giapponese andava provata. E devo dire che ne e’ valsa la pena, erano anni che non mi divertivo cosi’ a sciare. Grande neve, piste non troppo impegnative, i giappi mediamente bravi a sciare, poca gente. E te credo sta in tanta malora! Certo quando ti fermi al rifugio non c’e’ la polenta concia o il panino con la salsiccia, pero’ vuoi metter una bella miso soup e un riso con salmone alle erbette???? Ecco qui si puo migliorare! E altra cosa: mentre sei beato in seggiovia che risali dei boschi meravigliosi sepolti sotto 4 metri di neve (ed eravamo a solo 1.000 mt di altezza!) altoparlanti da migliaia di decibel diffondono per tutta la valle musica per teeneager, rigorosamente in giapponese. Dalle 9 di mattina alle 4 di pomeriggio. Ma perche’? Ma fatemi godere il silenzio, il panorama, magari si vede qualche animale. No. Almeno mettetemi Justin Bieber o gli One Direction. No, solo roba giappa. All’arrivo della funivia invece c’era un nastro registrato con voce di donna che ripeteva un messaggio a noi oscuro. 4 giorni, sempre li dalle 9 alle 4.  Il testo suonava tipo: Arturo, Oreste Sebastian bla bla bla. Lo ripetera’ un milione di volte. Ci siamo inventati una storia del tipo, che Arturo Oreste e Sebastian (che nomi poi) si son persi e la sciura li chiama per vedere di farli tornare….. (L’abbiamo registrato, siamo alla ricerca di un traduttore ufficiale) Ci e’ venuta l’ansia: li avranno ritrovati? Ma a parte le indiscusse bellezze del Giappone nonche’ la favolosa cucina, quello che volevo segnalare sono i bagni. Si proprio i bagni. Di sicuro sono i piu’ puliti al mondo ed anche i piu’ civili. C’e’ sempre il gancio per appendere la borsa, che per noi signore e’ fondamentale, e spesso c’e’ una specie di sedilino dove puoi parcheggiare il neonato mentre tu sistemi la faccenda. Ma le cose divertenti sono la musica di sottofondo e la tavoletta.  Anni fa avevo letto che le donne giapponesi si vergognano se mentre fanno pipi si sente come un rumorino di acqua che scende (normale no?) e quindi per mascherarlo tirano lo sciaquone consumando un sacco d’acqua. Allora cos’hanno fatto, si sono inventati di mettere nel bagno una specie di piccolo altoparlante (ancora!) che manda o il rumore dello sciacquone o un sottofondo d’acqua che maschera quello “naturale”. Peccato che si aziona a sfioro (si sa i giapponesi sono avanti con la tecnologia) ed e’ sempre vicino alla carta igienica quindi la meta’ delle volte avvicini troppo la mano e lui parte e ti tocca uscire dal bagno con il rumore delle cascate del niagara che ti segue, vabbe’! Invece le tavolette, anche nel bagno della seggioia piu’ sfigata di Hokkaido, sono sempre riscaldate (spero solo in inverno….), e sono dotate di pulsanti misteriosi, scritti solo in giapponese, che fanno presupporre che al tocco azionino dei getti d’acqua diretti verso punti ben determinati. Non so, non ho approfondito, li ho schiacciati tutti ma non e’ accaduto molto. Si perche’ il bello di tutto questo e’ che non si trova il bottone per azionare lo sciaquone. Capita di stare a volte anche dei 5 minuti nel bagno senza poter uscire perche’ non si sa come tirare l’acqua. E certo, le meta’ delle volte sta nascosto dietro il chiudi tavoletta. Ma ti pare? Ma che si vergognano pure del bottone per lo sciacquone? Quindi se andate in Giappone okkio: sulle piste rigorosamente Ipod con cuffiette, almeno vi rintronate ma con la vostra musica, e quando andate in bagno controllate dietro il copri tavoletta, c’e’ spesso qualcosa che serve.
Sayonara!


lunedì 27 gennaio 2014

Chinese New Year! Ancora???

Eh si Chinese New Year (CNY) arriva implacabile ogni anno, col suo corredo di mandarini, crisantemi, buste rosse per i soldi (hong bao) pranzi luculliani da 20 portate, lanterne rosse e decorazioni kitsch.
Ieri siamo andati in una Singapore sconosciuta, alla ricerca di assi di legno su misura. A parte che c’e’ un isolato lungo 500 metri pieno di botteghe e magazzini  di falegnami, ma soprattutto alla domanda “scusa mi vendi 4 assi di legno di questa misura” la risposta e’ stata: “vedi che siamo chiusi per CNY e riapriamo dopo il 10”. Ma come? CNY e’ il 31 gennaio. E il proverbiale business man cinese dov’e’ finito???? Che sole!!!
Settimana scorsa vado in banca come al solito verso le 6 di sera (la banca e’ aperta fino alle 10!!) e di solito c’e’ cosi’ tanta gente che sono riuscita persino a fare amicizia con la signora dello sportello. Vabbe’, arrivo li e coda di mezz’ora. Noooooo! Becco la mia amica e le chiedo che succede, e mi spiega che la maggior parte e’ li che ritira contanti per gli Hong Bao o li versa. In effetti c’era gente che se ne andava con delle belle mazzette di contanti. Se non fossimo a Singapore ci sarebbe appostata fuori dalla banca una bella fila di simpatici manolesta! Praticamente e’ uso per il capodanno cinese che i datori di lavoro, o le persone piu’ alte in grado o piu’ anziane, diano ai loro sottoposti, collaboratori o quell che l’e’, una busta rossa (appunto hong bao, solo che hong sta per rosso e bao per busta), con dei soldi in contanti, normalmente in multipli di 8, come regalo di buon auspicio per il capodanno cinese. Ora c’e’ chi mette giusto 8 dollari (5 euro) e qualcuno si vede piu’ generoso…..
Ma la cosa piu’ bella che sta accadendo in questi giorni, in realta’ non ha nulla a che vedere con CNY, e’ metereologica. Praticamente anche a Singapore e’ arrivata la primavera…. Si di solito sembra di essere a Milano al mese di luglio, umidita’ al 90%, 30 gradi fissi, aria ferma. Da quasi un mese, pare a causa del monsone di Nord est (ma potrebbe anche essere nord ovest, direi che e’ uguale!) si e’ creata una corrente di venti intorno a Singapore tale per cui la temperatura, specie alla sera e al mattino e’ crollata a 23/24 gradi, super dry che ci tocca mettere la crema idratante e il burro di cacao, windy da andare in giro con felpetta o maglie a maniche lunghe, insomma, una meraviglia!! Immaginatevi una primavera un po’ piu’ calda del solito e senza pioggia (ci tocca pure innaffiare, mai successo in questa stagione, di solito almeno un temporale pomeridiano lo fa ogni giorno). Noi siamo qui da 3 inverni ormai, ma gli altri anni una cosa del genere non si era mai vista, e anche chi e’ qui da piu’ tempo non si ricorda un gennaio cosi’ cool o chilly! Eppure i locals fingono che sia una cosa normale. Sali sul taxi e dici al tassista giusto per fare 2 parole “hai visto che bel tempo in questi giorni?” Risposta “si ma non dura, dopo CNY torna il caldo”. Ma chi sei, quello del ilmeteo.sg? “Ah no perche’ a CNY fa sempre caldo”. Ma no e’ diverso, fa caldo sempre non a CNY!!! Quindi zitti zitti e godiamoci sto freschello che e’ quasi un piacere starsene fuori senza l’impellente nesessita’ di infilarsi in un posto con aria condizionata. Anzi speriamo che dopo il monsone di nord est arrivi quello di nord ovest e poi quello di sud est e quello di sud ovest e via con tutte le combinazioni possibili fino a luglio!!
Per tornare al CNY questa volta ce ne staremo qui e la sera tra il 30 e il 31 gennaio faremo la cena della "vigilia"  preparata rigorosamente da non cinesi. Ci hanno persino regalato il kit per fare l’unico piatto obbligatorio della serata: un’insalata con noccioline, melone secco, cetriolo secco, ginger, lime, pepe, canella, sesamo e quellochevivieneinmentepoteteaggiungerlo!! Comunque e’ buona! Ed e’ bello che vendano il kit gia’ pronto, ti voglio vedere a disidratare il melone o il cocomero.

Per il momento e’ tutto, a breve le previsioni astrologiche per il nuovo anno: horse year, anno del cavallo. Solo un’anticipazione: il cavallo e’ un animale veloce quindi sara’ un anno dove tutto va veloce, di fretta. Segno favorito? Il bue. E’ vero!! Si vede che il piu’ lento di tutti (la lumaca non c’e’!!) e’ quello che ne trae il maggior vantaggio!!
La foto e' di Macchia che si allena per fuggire al CNY!

domenica 3 novembre 2013

Deepavali

Ve lo siete fatto il ponte dei morti? Bravi! Anche noi a Singapore avremmo dovuto avere un bel ponte questo we, l’ultimo di un 2013 abbastanza generoso in termini di vacanze. Il 3 novembre avrebbe dovuto essere Deepavali (o Deevali, ancora non ho capito quale sia il nome ufficiale) e siccome cadeva di domenica, nella super civile Singapore la vacanza veniva spostata al lunedi’ e vai, tutti a casa. E soprattutto tutti su internet a prenotarsi un bel long weekend on the beach! Giusto per una nota culturale, Deepavali e’ una delle piu’ importanti feste indiane, una specie di Natale, dove ci sono le luminarie, si mangiano dolci e altre prelibatezze, si sta con la famiglia. Molti indiani che vivono a Singapore usano tornare in India per Deepavali per visitare i parenti. Una roba importante.

Devo dire che sul sito del ministero che ti dice quali sono i giorni di vacanza dell’anno, vicino a Deepavali c’era un asterisco e la nota diceva “soggetto a conferma dell’autorita’ religiosa Indiana” (o qualcosa di simile). Si vabbuo’ ma mica si mettono a cambiare le vacanze, no? E invece l’hanno fatto. Non so quando esattamente, ma a un certo punto hanno deciso che Deepavali non era piu’ di domenica, ma sabato. Il che significa che essendo in parte il sabato ancora un giorno lavorativo, la festa era quella e quindi via il giorno extra del lunedi’. Ovviamente il panico si e’ diffuso per la citta”: no ma io ho prenotato, e mo chi glielo dice a nonna in India che non posso piu’ andare? Insomma una situazione piuttosto complessa per non dire insostenibile! Ma a parte questo: quali conti sofisticatissimi bisogna fare per decidere in che giorno debba cadere sta benedetta festa? Dovrebbe essere un giorno di luna nuova tra ottobre e novembre; i Maya ci hanno scassato con la fine del mondo del 2012 e noi non siamo in grado oggi di decidere 9 mesi prima se sara’ il 2 o il 3 novembre? A guru ma comprate un computer! Hai gettato nella disperazione piu’ nera milioni di persone (se pensiamo che solo in India sono1,2 miliardi)! Anzi te lo compro io, te lo regalo per Natale (almeno noi una certezza ce l’abbiamo). E poi, gia’ che ti sbagli, passa da domenica a lunedi, non da domenica a sabato. E’ proprio una carognata!! Che poi veramente nessuno ci ha capito niente. Gente che diceva che il lunedi’ era comunque festa, gente che ha salutato i colleghi dicendo “see you on Tuesday”. E no bello, Monday not Tuesday. Il top l’ha raggiunto un compagno di baseball di Andre che stasera alle 7PM gli ha chiesto? Ma domani e’ vacanza????? Ma basta! Fai cosi’ tu stai a casa se poi ti cacciano hai la certezza che Deepavali era di sabato……. 

giovedì 31 ottobre 2013

Bizzarro (ma per affetto)

Ed eccoci con le solite stranezze singaporeane. Certo se tutto fosse usuale che motivo ci sarebbe di scrivere un blog?
Questa volta pero' c'e' uno sfondo affettuoso.
Qualche giorno fa mi arriva a casa un depliant, mezzo scritto in cinese, con un po' di pubblicita' di ristoranti, negozietti sfigati e nuovi condomini in vendita.
Lo sfoglio senza leggerlo e verso la fine vedo la foto di un neonato insieme alla foto dei pennelli portafortuna (lo raccontavo in uno degli episodi passati). La cosa mi incuriosisce per cui mi soffermo per capire. E ne vien fuori una bella usanza cinese: al primo taglio di capelli del neonato se ne conserva una ciocca e ci si fa un bel pennello da regalare poi successivamente al ragazzino come ricordo e sicuramente, conoscendo i cinesi, portafortuna. A questo punto mi sento un po' disappointed per il fatto che mia mamma non abbia conservato una ciocca dei miei primi capelli. Son quelle cose che tornano sempre utili, che so per risalire al tuo dna, nel caso tu diventassi un serial killer. E mi sento un po' sollevata per il fatto che ancora conservo qualche dente da latte (oltre a quelli d'oro ovviamente, come peraltro suggeritomi dalla mia dentista, cinese). Non sono poi cosi' stralunata! Care neo mamme o mum to be ora avete un'idea in piu per conservare la memoria dei primi giorni del vostro baby. Immaginate le amiche: che bello questo pennello, si e' fatto coi capelli di dariuccio quando aveva 2 mesi! WHAT?????
L'altra cosa che ho scoperto oggi e' un'usanza del nord dell'India: la moglie per augurare buona salute e lunga vita al marito digiuna per un giorno (e manco beve, manco l'acqua). Leggete bene: LA MOGLIE e la cosa non e' reciproca. E mi sarei stupita del contrario.! Ma come io diguno per augurati buona salute? Ma digiuna tu che ti fa solo bene..... Comunque la mia collega, che stava appunto facendo il digiuno, mentre noi ci abboffavamo ad un lauto banchetto offerto da una banca, ci spiegava che ora anche gli uomini hanno iniziato a digiunare per la buona salute della moglie, quindi anche suo marito digiunava in quel momento. O perlomeno cosi' le ha fatto credere!
Che bella usanza affettuosa! Comunque io se digiuno la faccio per me, e che cavolo!!! Proponetelo ai vostri parter, ne saranno sicuramente entusiasti!


Per concludere con le situazioni affettuose: Macchia, ora che l’amica Birdy si e’ trasferita, va ogni sera a dormire davanti al suo giardino. Che affettuoso….. Ma sveglia che quella ti voleva mette collare e campanello. Che forse lo voglia anche lui????? Magari e’ di gran moda tra i gatti singaporeani!! Comunque devo spezzare una lancia  a favore della povera Birdy: proprio di recente, leggendo un libro sui gatti, ho scoperto che in alcune zone dell'Australia "e' severamente vietato lasciare liberi i gatti di notte allo scopo di salvaguardare altri animali quali uccelli e piccoli roditori dai loro attacchi". Opsss!!
  

giovedì 19 settembre 2013

Gratto e Birdy


Questa storia avrebbe potuto accadere ovunque, invece e’ ambientata proprio qui, a Singapore, a casa mia.
I personaggi sono 2 (piu’ la sottoscritta che piu’ che altro e’ stata spettatrice): Gratto e’ l'ultimo soprannome di Macchietta, dopo che la nuova ragazza filippina, guardando il cartone del trasloco un po’ mordicchiato, mi ha chiesto: ma hai un topo (buon per lei ha usato la parola mouse e non rat!). Questo ovviamente dopo aver visto Macchia girare per casa, nonche’ le sue ciotole e la sua cassettina. No, ho un gatto, anzi visto come ha conciato il cartone un gratto!!
Birdy e’ la mia vicina australiana lungagnona, di cui non so il nome ma che si e’ beccata questo nomignolo (che pare che in inglese suoni simile al nostro “passerina”) al termine della performance che mi accingo a raccontare.
Una sera, gia’ buio, stiamo cenando in casa perche’ ha piovuto, abbiamo ospiti. A un certo punto bussano alla porta di casa (essendoci il campanello non e’ un buon segno se qualcuno bussa, e’ una rogna). Apro e mi trovo davanti una bionda di un metro ottanta, pure carina, che mi ricordo di aver gia’ visto una volta alla mia porta quando, appena arrivati qui, mi ha riportato Macchia dicendo che si era intrufolato in casa sua,  di tenerlo d’occhio che magari si era perso. Uhm una visita che non promette nulla di buono.
Ovviamente io dall’alto della mia simpatia non mi sogno neanche di farla entrare quindi stiamo li a parlare, lei fuori un po’ al buio, io con le mani sulla porta come quando per sbaglio apri al signore che ti vende l’aspirapolvere. A dire la verita’ parla sempre lei, a bassa voce, in australiano stretto. Probabilmente non ho capito una mazza… comunque i concetti che mi ha espresso sono stati:
-        -   Premessa io amo gli animali, ho un cane e anche un gatto
-     -  il tuo gatto quando caccia fa paura, fa dei salti pazzeschi e’ una bestia (beh almeno non e’ il solito gatto grasso e dormiglione).
-       -   L’altra sera (ahi) ha preso un uccello che poi gli e’ scappato, l’ha inseguito e il povero uccello e’ caduto nella latta di vernice lasciata aperta dai pittori (eh per carita’, e se ci cadeva un bambino? incauti questi pittori)
-        -  noi siamo stati tutta la sera a pulirlo per levargli la vernice di dosso (azz, ecco perche’ il Gratto aveva quelle macchie bianche indelebili sui baffi, ma che vernice usano?).
A questo punto intervengo: ma l’uccello si e’ salvato? SI. E quindi che minni vuoi da me? Che parlo con Macchia e gli dico che non sta bene inseguire gli uccelli e magari rischiare di farli secchi? NO. Gli metti un campanellino cosi’ quando si muove di notte gli uccelli lo sentono e si salvano. MA TUTTE A ME DEVONO CAPITARE????
E tu sei venuta qui, alle 8 di sera, mentre sto mangiando, bussando alla porta e scassandomi i cabasisi (come direbbe Montalbano) per dirmi di mettere il collare col campanello a Macchia? Prova tu, visto che il gatto ce l’hai, a mettere il collare a un gatto di 3 anni. Ma poveretto! Ma cacciare gli uccelli fa parte della sua natura, non fa nulla di male!!
Per fortuna mi ha anche detto che di li a breve si sarebbe trasferita e che questa cosa me la diceva per amore di tutti gli animali, anche dei poveri uccelli indifesi. Ho tirato un sospiro di sollievo.
Ovviamente Macchia e’ finito subito in punizione, blindato in casa, e si e’ pure subito la ramanzina. Ma ti pare che mi devo sentire questi pezzi per un gatto??????? E menomale che non ho bambini!!
La spilungona e’ stata quindi di conseguenza soprannominata Birdy e Macchia e’ diventato sorvegliato speciale. Una sera rientro a casa, esco in giardino per cercarlo e non lo vedo che esce scavalcando il cancello del giardino  di Birdy??? Eh no Macchia allora ci sei!
Ovviamente ogni riferimento a cose o persone realmente esistenti e’ puramente casuale!!!
Ehi guardate la F1 sta domenica, cosi’ vedete Singapore in gran spolvero, in tutta la sua meraviglia e poi non potrete non desiderare di venirci!!! Occhio pero’ alle australiane, alte, bionde e amiche degli animali!!!