Anche qui si e' festeggiato il primo maggio, quindi 4 bei giorni usufruendo del
ponte. Cosa fa l'italiano medio in queste circostanze: salta in macchina e va
al mare, cercando di fare una partenza intelligente. Anche l'italiano medio che
vive a Singapore, invece di fare come il cinese medio che prende l'aereo e va
al mare, salta in macchina e dove va? In Malesia e' ovvio!! Anche qui purtroppo bisogna fare la partenza
intelligente, in quanto, a causa dei non proprio ottimi rapporti tra Singapore
e Malaysia, nonostante siano costretti a convivere e fare business together, i
controlli sono sfinenti. Si arriva alla dogana di Singapore, con facce
occidentali e macchina targata S (Singapore ca va sans dire), si porgono dei
prestigiosi permessi di soggiorno e anche i passaporti. E il tipo li esamina
accuratamente ti chiama perche' tu ti faccia riconoscere e dopo aver
interrogato il computer ti rida' il tutto. Che anche il doganiere svizzero dei
vecchi tempi ti faceva passare senza nemmeno guardare la carta d'identita' (
una volta ci sono andata anche senza che l'avevo dimenticata). A questo punto
si supera il ponte che ci collega con la Malaysia (Singapore e' un'isola, come
dice il mio deejay preferito, “our sunny island”, ma quale sunny che piove
sempre!!) e si arriva dal doganiere malese che esamina a sua volta i passaporti
e ci mette un bel timbrozzo, con scritto valido per 3 mesi!! Paura! Se i
rapporti peggiorano la prossima volta ci tocca chiedere il visto! Ho gia'
consumato 3 pagine di passaporto! Comunque eccoci in Malaysia. Destinazione
costa east, nord, alle isole Redang parco marino. 500 km. Vabbe' in dogana alle 8
arrivo alle 4 per stare larghi. Ma quando mai! Siamo arrivati alle 7 di sera
dopo 11 ore di palme, palme e ancora palme, attraversamenti impossibili di
citta' confusionali, fermandoci solo per un orribile caffe' e per le
immancabili patatine da auto. Uffa! Ma con 11 ore di auto arrivo in calabria!
Comunque visto che Pulau Redang e' collegata con volo diretto a singapore
(smart!) la prossima volta vado in aereo. Diciamo che almeno la benzina costa
poco, tipo 50 centesimi di euro per la benzina 97 ottani, e solo perche' gli
stranieri, leggi singaporeani che sono gli unici stranieri ad andare in Malaysia
in macchina, non possono comprare la 95 che costa solo 30 centesimi di euro.
Quindi Malaysia peninsulare costa est niente di che, a meno che non siate
appassionati di palme!! Le isole invece veramente notevoli. Il colore del mare
e' quello della costa smeralda, con il granito che circonda la spiaggia fatta
solo di pezzi di corallo bianchi! Visibilita' perfetta, milioni di pesci
colorati, squaletti e tartarughe marine. E cernie giganti che mi hanno fatto
spaventare quando saltavano fuori dagli scogli col loro muso primordiale. Snorkelling
bellissimo, appena di fronte alla spiaggia! Organizzavano tutti i giorni mattina e pomeriggio dei giri in
barca per fare snorkelling in posti diversi, ma i pesci piu' belli e le
tartarughe stavano sugli scogli dietro al resort! Ovviamente! Il resort era
organizzato tipo villaggio del mar rosso con pensione completa, anche perche'
le isole sono un parco e a parte i resort non c'e' nient'altro. Peccato che il
buffet non fosse all'altezza. Riso, pollo zuppe improbabili, verdure strane e
anguria per 2 giorni!! Comunque loro erano contenti. I nostri compagni di
villaggio infatti erano tutti malesi, per la maggor parte cinesi, con qualche
singaporeano cinese. Noi eravamo gli unici western del resort e sulla spiaggia
si vedevano pochi musi bianchi. Comunque quando ho visto che per la maggior
parte erano cinesi mi sono rincuorata. La Malaysia e’ un paese musulmano abbastanza
convinto, dove le donne girano con il velo da cui non spuntano i capelli e
spesso indossano quei pastrani colorati che impediscono di vedere le forme;
quindi in spiaggia non si sa mai come
regolarsi. Le donne musulmane in spiaggia hanno dei pantaloni ginnici fino ai
piedi, normalmente neri e non troppo attillati, una maglia sopra nera larga e
il velo. Mi aspettavo di vedere le cinesi con normali bikini. Invece no: stanno
in minigonna tutto il tempo ma in spiaggia ci vanno con dei pantaloncini e la
canottiera o una maglia con maniche. E in questo modo fanno il bagno. Boh!!!
All’inizio ero un po’ in imbarazzo, unica in costume, poi diciamo che ho
ovviato mettendomi anche io un maglia, quando facevo snorkelling, per evitare l’ustione;
pero’ I pantloncini no! Che poi e’ peggio perche’ quando esci dall’acqua la maglia
bagnata ti si attacca tutta addosso e non lascia spazio all’immaginazione
(famoso concorso miss maglietta bagnata!!). E devo dire che per gli uomini la
cosa e’ simile: i pantaloni da bagno arrivano fino al ginocchio e pochissimi
vanno a torso nudo, tutti hanno una maglia di quelle in tessuto tecnico. Ma hanno anche un altro asso nella manica: fanno tutti il bagno col
giubbotto salvagente. Sapete quello arancione che ti metti di solito quando fai
le gite in gommone per andare a vedere le balene in America o in nord Europa (in
mozambico non so come mai ma non li avevano….) Ecco quello. Quando noleggiavi l’atrezzatura
per lo snorkelling ti davano, maschera boccaglio e giubbotto. Noi avevamo
portato la nostra da casa con anche le pinne quindi abbiamo chiesto se il
giubbotto fosse obbligatorio e capito che non lo era ovviamente non l’abbiamo
preso. Invece vedevi queste masse di persone in acqua con sto coso arancione
che galleggiava. Ma come fai a fare snorkelling con quella roba addosso che gia’
la maglia ti da fastidio? E poi stai a galla. Comunque sei ben protetto e di
sicuro non affoghi!! Alla fine abbiamo lanciato la moda: i ragazzetti malesi
piu’ smart all’ultima uscita si sono buttati in acqua senza giubbotto (che ero
preoccupata che ne affogasse qualcuno, non volevo averlo sulla coscienza!!).
Quindi la prossima volta che andate in spiaggia fate un pensiero alle povere
donne malesi con i loro pantaloncini e i loro giubbottini. Potremmo lanciare la
moda anche da noi, fa molto sportivo, sembra che tu stia per affrontare un
impresa velistica incredibile, e copre se hai qualcosa che non vuoi far
vedere!!
Vi lascio con un elenco di parole malesi, derivate
direttamente dall’inglese, che fanno morir dal ridere. Sembra come quando da
bambini imparavamo l’inglese e cominciavano a scrivere le prime parole.
Careta (car), Motosikal (motorcycle), Lori (lorry), Ambulans
(ambulance), Sekolah (school)
Grandissimi!!!
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