Il mio corso di cinese si compone di sole 4 persone,
praticamente una lezione privata: una ragazza malese di origine cinese, una
ragazza singaporeana cinese, il canadese che parla come un beijiner (se
l'abitante di Berlin e' Berliner, potrebbe essere che l'abitante di beijing sia
Beijiner, no?) e io, la scamorza. Escludendo le due ragazze cinesi, che mi
sembra dell'Italia sappiano proprio poco (anche se quando ho detto che venivo
da Milano hanno mimato la camminata in passerella) il canadese e' il re degli
stereotipi. La maestra, oltre che insegnarci la lingua ci insegna anche cose
pratiche, come ad esempio come si conta con le mani. Sapete che noi partiamo
dal pollice, mentre ad esempio gli americani (o gli anglosassoni in genere, non
mi ricordo) partono dal mignolo. I cinesi non ho capito bene da dove partono,
comunque per fare 6 fanno il pugno chiuso e per fare 7 fammo come noi facciamo
il 2, con pollice e indice. Beh lo spiritosone canadese ha detto che in Italia
non e' tanto bello fare quel gesto, perche' vuol dire sparare.... Sorry? Ma
quando mai! Secondo stereotipo: stasera il tema era leggere l'orologio, per cui
si doveva dire a che ora ci si alza, a che ora si mangia, etc, etc. E io ho
detto che ceno alle 9 di sera perche' mio marito (chiiiiii????) fa tardi in
ufficio. Tutti hanno sgranato gli ochhi: ma come, cosi' tardi? E il canadese:
si perche' fa la siesta al pomeriggio. Ma allora!! Ho fatto il solito sorriso
ebete e ho lasciato perdere di spiegargli che intanto la siesta si fa in Spagna
e che comunque in Italia, e' piuttosto difficile che qualcuno faccia la pennica
durante la settimana. Questo per dire che anche una persona aperta come sto
ragazzo, che ha vissuto a Taiwan, a Singapore, adesso si trasferira' a Beijing,
ha un immagine dell'Italia un po' polverosa. Ma mi chiedo: dopo 20 anni di B. e
2 anni di bunga bunga cosa pretendiamo? Gia' tanto che non abbia detto che mio
marito (chiiiiii??) fa tardi in ufficio perche' fa il bunga bunga.....! Tocco
questo argomento perche' sul Corriere qualche giorno fa leggevo un commento al
nuovo film di Woody Allen ambientato a Roma, dove si diceva che l'immagine
dell'Italia che ne usciva era piena di stereotipi e luoghi comuni.
Evidentemente e' quello che noi italiani siamo riusciti a trasferie in tutto
questo tempo. Il film di Woody non l'ho visto (chissa mai se arrivera' a
Singapore, il capitolo poverta' e orari degli spettacoli cinematografici lo
tocco un'altra volta), ma proprio ieri sera guardavo "Mangia, prega,
ama" con Julia Roberts, che nello stesso articolo veniva additato ad
esempio di ulteriore stereotipo dell'Italia. A parte che ne esce un'immagine di
Roma secondo me piu' bella di quella reale, che ti viene subito voglia di
andarci, e poi fanno vedere i tratti piu' macchiettistici del nostro essere,
tipo il fatto di gesticolare, o di parlare tutti insieme. D'altronde quando
parla dell'India, mostra un traffico impazzito, le mucche per strada e i posti
di guru e meditazioni. Questo e' per il grande pubblico, se c'e' poi qualcuno
intelligente che vuole approfondire ha tutti i mezzi per farlo. Insomma, non
concordo col giornalista del Corriere e faccio un po' di polemica gratuita che
a volte mi manca!! Lo stereotipo che avevo invece io delle donne orientali e'
che sono timide e riservate. Ma quando mai. La nostra maesta cinese, vero che i
cinesi hanno dei tratti particolari, e' tutt'altro che riservata. Secondo me a
lei piace il canadese (considerate che e' mamma di 2 bambini) che non e' manco
sto figo spaziale, per cui tutte le sere gli fa le domande personali, tipo: "ma come, tu che sei cosi' carino non hai la fidanzata, e come
mai?". E questo poveretto un po' imbarazzato. Ma quando mai riservate. Mi
fanno paura!! Non ci sono solo le tiger mom, abbiamo anche le tiger teacher.
Chissa' come andra' a finire: lui la portera' a Beijing e vivranno felici e
contenti. Comunque care ragazze il pericolo e' dietro la porta, nel mio caso
poi e' gia' sotto lo zerbino!!!
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