Spesso mi chiedono com’è la moda a
Singapore, come si vestono le persone. Il tema dell’abbigliamento a noi
italiani risulta sempre fondamentale per comprendere la natura di un popolo.
Prima di tutto va detto che non c’è
una moda vera e propria: se vai a Milano
tutti sono vestiti più o meno uguali o per lo meno tutti hanno un certa cosa. A
giugno quando ero li’ ho cominciato a vedere gente, anche perbene, con su le
espadrillas. Che diciamoci la verità, le espadrillas quelle classiche di tela
rasoterra, saranno comode, saranno fresche e colorate da fare tanto estate, ma
non si guardano. Non danno forma al piede, non aiutano a slanciare la figura,
secondo me neanche la Schiffer dei bei tempi (sono rimasta una ragazza degli
anni ’80) riusciva a portarle degnamente. Comunque ho avuto sentore che le
espadrillas fossero di moda, unitamente agli shorts; questi si che hanno il
loro perché, purchè indossati sempre dopo essersi ben guardati allo specchio!
Anche a Singapore lo short impazza: non la moda ma la necessità ne fanno
un evergreen. E’ indossato più o meno da tutte, molte delle quali non hanno uno
specchio sincero a casa e di solito sono portati con le infradito. Ecco anche
le infradito, come le espadrillas, non sono esattamente un top dell’eleganza.
Almeno pero’ fanno vedere il piede: se poi ci metti uno smalto carino e la
bandierina Havaianas, hai svoltato. Per lo meno a Singapore!! Le mettono
talmente tutti, maschi compresi, che alcuni ristoranti e bar hanno messo il
cartello: no flip-flops. Pero’ shorts e infradito ti fanno passare indenni
nella calura. Se aggiungiamo il fatto che quando vai a casa di qualcuno l’habit
è togliersi le scarpe e girare scalzi, sono ancora piu’ indispensabili. Detto
questo, l’Havaiana ovviamente impazza, ma la più usata è quella con la zeppetta
(tipo 3cm), con il pezzo di plastica (l’infradito appunto) in simil pelle con
sopra dei finti cristalli. E’ bruttissima, ma ce l’hanno tutte!! E per completare
questo trionfo di sciatteria abbiamo le Crocs. E nonostante siano cinesi, le
portano sempre rigorosamente originali (costano come in Italia). E pensare che
io ne ho 2 paia comprate a 6 euro al cinese sotto l’ufficio di cui vado fierissima! Eh certo con l’umidità
che fa muffire le scarpe (le mie son sempre piene di sacchetti anti umido!) un bel paio di Crocs fa immagine e soprattutto
non si rovina mai.
Per il resto ognuno si veste come gli
pare ovviamente sempre molto sbracciato e colorato. Per l’ufficio sono molto
popolari i vestiti, di solito tubini abbastanza corti ed attillati portati con
tacchi pazzeschi (meno male che non lavoro, non potrei mai essere
all’altezza!!!). Idem per la sera, anche se capita spesso di vedere nello
stesso gruppo ragazza taccata e ragazza in ciabatte.
Pochi jeans e pantaloni lunghi, anche
tra i ragazzi, fa caldo!! All Star si ma con parsimonia, sempre caldo!
Rarissimo imbattersi nei ragazzi con l’elastico della mutanda in vista, per
fortuna. Anche perché gli studenti sono sempre in divisa, anche quelli degli
ultimi anni. I bankers hanno di rado la giacca, ancor più di rado la cravatta,
e se ce l’hanno sono italiani! La famosa cosa di regalare una cravatta a Natale
allo zio che va sempre bene, qui proprio non funziona.
Tutto gira intorno alla temperatura e
all’umidità. Tutte le mie cose di crepe, dopo 6 mesi di lunga lotta contro le
macchie di muffa, sono tristemente tornati a Milano.
E poi è ovviamente il trionfo
dell’accessorio griffato: originale, piuttosto di seconda mano, ma non fake. E
deve essere riconoscibile, non in maniera imbrazzante, ma per lo meno
inequivocabile. E giù di Gucci, Prada, Vuitton, Coach, e ancora e ancora. E ti credo che poi Vuitton si prende il negozio-isola-galleggiante nella baia di Singapore!
Anche io sto per lanciarmi nel rutilante mercato
della moda di Singapore: con la maglietta di macchietta (nella foto). Me la
chiedono tutti,che fai non sfrutti il biz? Ne volete una anche voi? Sta
benissimo con le espadrillas…..
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