Ieri sera eravamo sul terrazzo intenti a piantare un frangipane, un po’ buio, senza occhiali. Casa nostra non e' distante dall’aeroporto e da lontano vediamo la linea degli aerei che dal mare si avvicinano alla citta’. A volte, senza occhiali, alcuni piu’ vicini sembrano delle astronavi piene di lucine che tornano alla base dopo chissa’ quale missione interstellare. Mi sentivo un po’ come la principessa Leyla, nel mitico Guerre Stellari 1 (o 4 a seconda di come si vuole contarli) quando dalla finestra del suo palazzo vede le astronavi di ricognizione rientrare. No per carita’, non vorrei mai paragonarmi alla “splendida” Carrie Fischer (un po’ bassina forse), ma la situazione era quella: un po’ cinematografica e un po’ futuristica. Quando poi ti riscuoti, o ti metti gli occhiali, realizzi che sono solo aeroplani. E allora la domanda sorge spontanea: ma quanti ...azz di aerei atterrano a Singapore? Quando ero io li fuori c’era la fila: uno ogni 2 minuti. Ma che ci viene a fare tutta sta gente qui? O se e’ di passaggio dove va poi (speriamo non a Bali con Lion air, mi raccomando memorizzare questo nome!). Sono i misteri di questa citta’. Come la Extreme Sailing Series. Si', questo weekend era nella baia di Singapore. Si tratta di una regata tra catamarani con alberi e vele altissime che vanno come schegge, ma di solito gareggiano in posti dove il pubblico da riva li puo’ vedere. Bello per il pubblico, ma che regata e’? Dopo 2 minuti devono virare per tornare indietro. Qui l’hanno fatta nella baia interna, per intenderci quella delimitata dalla “barca” da un lato e dalla strada dall’altra. Qualcosa di un po’ piu’ grande della darsena di Milano. A leggere il loro sito sembra si tratti di un evento di grandissimo successo. Qui c’erano 4 scalzacani, tra cui noi naturalmente, alcuni nell’area designata, la maggior parte nei bar sulla baia. By the way 12 rotolini di sushi con l’alga (i piccolini, eh), 1 birra piccola e 2 succhi di lime, 70 dollari! Vabbe’ e’ come essere a Venezia in San Marco. Comunque la location era bellissima, talmente vicino che si riusciva a vedere la faccia dell’omino a prua che maneggiava le vele, cercando nello stesso tempo di non cadere di sotto. Pero’ dopo un po’ ti scocci di vedere sti barconi che non fanno altro che virare…. Non so, non mi ha convinto. Bisogna vedere negli altri posti dove la fanno. Magari li’ riescono a farsi almeno un kilometro tutto di fila prima di tornare indietro. Pero’ lo sfondo del Marina Bay Sands, era splendido c’era un bel sole ed il vento, piacevole per noi e usabile per le barche. Peccato che poi la sera ha fatto la madre di tutti i temporali, con Macchietta terrorizzato, e domenica ci siamo svegliati in autunno. Comunque abbiamo avuto un bel weekend, tra barche superveloci nel laghetto di casa, e visioni astrali inaspettate. Quante cose ci offre sempre la rutilante Singapore!!
PS
Niente foto della regata, dimenticato a casa sia macchina fotografica che
telefono….La foto che ho messo e' di una vecchia regata di laserini. Almeno loro hanno avuto il fegato di farla in mezzo alle petroliere.....
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