lunedì 14 novembre 2011

Charity dinner

Ieri Charity dinner! Noi per prepararci siamo andati a fare un'altro giro nella riserva al centro dell'isola, tanto per sudare un po'. In realta' nella foresta non c'e' caldo, perche' e' molto ombreggiato, ma l'umidita' arrivera' al 95%. Stavolta siamo andati alla Bukit Timah Nature Reserve che e' la piu' "famosa" e frequentata di Singapore. Parte anche essa del Central Catchment, appunto il polmone verde di Singapore, e' stata creata nel 1883 e da allora mai tagliata, pare che ospiti piu' specie di alberi dell'intero continente nord americano. In realta' sembrano quasi tutti uguali: sono altissimi, stimavamo come un palazzo di 8-9 piani, senza rami, drittissimi, e poi si aprono ad ombrello in alto per prendere il piu possibile la luce e l'acqua. Una cosa buffa degli alberi ai tropici o all'equatore, e' che non hanno i cerchi concentrici nel tronco, che, come ci hanno insegnato a scuola, indicano l'eta' della pianta. I cerchi si fanno in quanto con il freddo l'albero smette di crescere (non entro nel meccanismo biologico che per altro non so!!), mentre qui non essendo mai freddo la crescita e' costante. E quindi come fanno i bambini a fare quel gioco divertente di contare i cerchi del legno? (io lo facevo anche da grande veramente....). Anche qui c'erano le scimmie. C'era una tipa che stava mangiando un pacchetto di patatine davani alle scimmie (provocatrice!). Ad un certo punto nel cercare la macchina fotografica le e' caduto il sacchetto e le bestiacce si sono avventate sulla busta strappandosela di mano e facendo degli  urlacci. Alla fine e' arrivato il guardiaparco: ha digrignato i denti alle scimmie e ... sparite! Mah..... Guardando la foresta ci si rende conto di quanto sia importante il lavoro di manutenzione delle strade vicino alle aree verdi. Qui con tanto caldo e tanta acqua cresce tutto in fretta e se non si contiunuasse a tagliare, pulire, ripristinare in poco tempo la jungla riconquisterebbe il suo territorio. E' bello pero' immaginare Singapore com'era alla fine dell'800 e poi uscire dalla foresta e confrontarla con quello che e' diventata oggi.
Dopo la foresta siamo andati  vedere com'era il Sailing Club di Singapore (dovremo pure iscriverci ad un club, no!) e a parte il solito bar ed una piscina sfigata non c'era molto altro. Il mare e' marrone, che se esci in barca a vela non puoi fare il bagno e quindi cosa ci vai a fare, e se fai lezione sui laser se cadi in acqua (com'e' probabile) poi non si sa in che condizioni esci: non mi sembra il posto adatto. Abbiamo anche assistito al siparietto di una tipa, occidentale, ma non abbiamo capito dall'accento inglse da dove venisse, che con le sue mani fresche di manicure e anello con diamente, si  lamentava con fare da colonialista con la ragazza alla reception perche' l'avevano fatta aspettere troppo per la canoa, e che stava arrivando il temporale. Ma ti si rovina lo smalto in canoa, lascia stare!!
Il Charity Dinner era nella residenza dell'ambasciatore (quindi non nell'ambasciata ma nella sua residenza privata). L'ambasciatore vive ad Holland Village dove vivono tutti gli expat che si rispettino (tranne noi ovviamente che siamo a 10 km da Holland Village!!!), in una villa moderna con giardino, piscina, e non so quante camere. Eravamo un po' in imbarazzo perche' ci chiedevamo come potesse aver preso l'ambasciatore la recente caduta di B, pero' non ha dato particolari segni di disagio, per quanto si vociferasse (i soliti pettegoli!) che dall'anno scorso fossero sparite le sue foto con B. e fossero rimaste solo quelle con Valentino Rossi e vari capi di stato. La cosa buffa e' che l'ambasciatore era vestito da ambasciatore, non potevi non capire che era lui. Giacca doppiopetto blu con bottoni dorati, rigorosamente allacciata (anche se c'era l'aria condizionata non era freschissima!), pantaloni di cotone beige e scarpe marroni con fibbia. Comunque super cordiale ed ospitale, si e' con devozione prestato a questa invasione di un centinaio di italiani a casa sua che solo parlando hanno fatto un caos pazzesco. La serata e' stata piacevole: iniziata alle 19, mangiato un sacco di parmigiano buono (c'era la forma, non era il solito pezzettino sfigato del supermercato), bevuto vino discreto e socializzato un po'. C'era uno che e' a Singapore da 5 anni che mi ha chiesto: ma e' vero che B. si e' dimesso? Bizzarro!!! Le signore erano tutte mediamente eleganti (io avevo vestito azzurro si seta lavata di Moschino con zeppa nera) non particolarmente fashion (a parte una, la solita francese, che sfoggiava un paio di sandali Miu Miu della scorsa estate) mentre gli uomini avevano il solito vestito oppure solo pantaloni e camicia senza giacca. La persona piu interessante che abbiamo incontrato era un signore che ci ha detto di essere a Singapore da 44 anni (la domanda di rito e' sempre: da quanto siete qui?), sposato con una signora cinese che parlava un po' di italiano. Peccato che non siamo riusciti ad approfondire l'incontro. La serata si e' conclusa verso le 22 con una lotteria, il cui ricavato andava anch'esso alla Charity. Primo premio: borsa di Prada, secondo premio borsa di Gucci, terzo premio borsa di Bally: ho vinto una candela profumata!!!!
Metto qualche foto di foresta e foto di Macchia con quadri di Claudia!




1 commento:

  1. Bello Mari, ora tocca a voi invitare l'ambasciatore? :)
    Ieri vi abbiamo cercati per brindare da un capo all'altro del pianeta... Vabbé.

    E brava Claudia!

    baci
    您好

    RispondiElimina