giovedì 20 marzo 2014

Lovely Japan

Si si, siamo stati a sciare in Giappone, eh gia volevamo provare la famosa polvere di Hokkaido (che non e’ da tirare ma da sciare). Ma quando mai: prendete un mappamondo guardate dov’e’ Singapore e scegliete il posto piu’ vicino per sciare. 2 ne escono: Giappone e Nuova Zelanda. E siccome in Nuova Zelanda e’ estate e lo sci estivo non mi e’ mai piaciuto, si e’ optato per il Giappone. 7 ore di aereo fino a Tokyo, 2 ad Hokkaido, 2 ore di bus da Sapporo al resort. Totale 11 ore. Tanto valeva un bel Singapore-Malpensa + auto a noleggio, e in 14 ore eravamo a farci i Salati con 2 metri di neve!!! Ma no, la “polvere” giapponese andava provata. E devo dire che ne e’ valsa la pena, erano anni che non mi divertivo cosi’ a sciare. Grande neve, piste non troppo impegnative, i giappi mediamente bravi a sciare, poca gente. E te credo sta in tanta malora! Certo quando ti fermi al rifugio non c’e’ la polenta concia o il panino con la salsiccia, pero’ vuoi metter una bella miso soup e un riso con salmone alle erbette???? Ecco qui si puo migliorare! E altra cosa: mentre sei beato in seggiovia che risali dei boschi meravigliosi sepolti sotto 4 metri di neve (ed eravamo a solo 1.000 mt di altezza!) altoparlanti da migliaia di decibel diffondono per tutta la valle musica per teeneager, rigorosamente in giapponese. Dalle 9 di mattina alle 4 di pomeriggio. Ma perche’? Ma fatemi godere il silenzio, il panorama, magari si vede qualche animale. No. Almeno mettetemi Justin Bieber o gli One Direction. No, solo roba giappa. All’arrivo della funivia invece c’era un nastro registrato con voce di donna che ripeteva un messaggio a noi oscuro. 4 giorni, sempre li dalle 9 alle 4.  Il testo suonava tipo: Arturo, Oreste Sebastian bla bla bla. Lo ripetera’ un milione di volte. Ci siamo inventati una storia del tipo, che Arturo Oreste e Sebastian (che nomi poi) si son persi e la sciura li chiama per vedere di farli tornare….. (L’abbiamo registrato, siamo alla ricerca di un traduttore ufficiale) Ci e’ venuta l’ansia: li avranno ritrovati? Ma a parte le indiscusse bellezze del Giappone nonche’ la favolosa cucina, quello che volevo segnalare sono i bagni. Si proprio i bagni. Di sicuro sono i piu’ puliti al mondo ed anche i piu’ civili. C’e’ sempre il gancio per appendere la borsa, che per noi signore e’ fondamentale, e spesso c’e’ una specie di sedilino dove puoi parcheggiare il neonato mentre tu sistemi la faccenda. Ma le cose divertenti sono la musica di sottofondo e la tavoletta.  Anni fa avevo letto che le donne giapponesi si vergognano se mentre fanno pipi si sente come un rumorino di acqua che scende (normale no?) e quindi per mascherarlo tirano lo sciaquone consumando un sacco d’acqua. Allora cos’hanno fatto, si sono inventati di mettere nel bagno una specie di piccolo altoparlante (ancora!) che manda o il rumore dello sciacquone o un sottofondo d’acqua che maschera quello “naturale”. Peccato che si aziona a sfioro (si sa i giapponesi sono avanti con la tecnologia) ed e’ sempre vicino alla carta igienica quindi la meta’ delle volte avvicini troppo la mano e lui parte e ti tocca uscire dal bagno con il rumore delle cascate del niagara che ti segue, vabbe’! Invece le tavolette, anche nel bagno della seggioia piu’ sfigata di Hokkaido, sono sempre riscaldate (spero solo in inverno….), e sono dotate di pulsanti misteriosi, scritti solo in giapponese, che fanno presupporre che al tocco azionino dei getti d’acqua diretti verso punti ben determinati. Non so, non ho approfondito, li ho schiacciati tutti ma non e’ accaduto molto. Si perche’ il bello di tutto questo e’ che non si trova il bottone per azionare lo sciaquone. Capita di stare a volte anche dei 5 minuti nel bagno senza poter uscire perche’ non si sa come tirare l’acqua. E certo, le meta’ delle volte sta nascosto dietro il chiudi tavoletta. Ma ti pare? Ma che si vergognano pure del bottone per lo sciacquone? Quindi se andate in Giappone okkio: sulle piste rigorosamente Ipod con cuffiette, almeno vi rintronate ma con la vostra musica, e quando andate in bagno controllate dietro il copri tavoletta, c’e’ spesso qualcosa che serve.
Sayonara!