Eh lo so e’ un po’ che non scrivo, ma sapete
con tutti gli accadimenti che si verificano a Singapore ci ho messo un po’ a
scegliere l’argomento da trattare…. Questa volta parliamo di matrimoni. Si
perche’ abbiamo orgogliosamente preso parte ad un matrimonio cinese, o meglio
al matrimonio di 2 singaporeani di orgine cinese. Noi siamo stati invitati solo
per la cena e non per la cerimonia, come del resto la maggior parte dei
presenti. La cena di solito viene fatta nella Ballroom di un grande albergo, che
suona una figata ma in realta’ e’ un salone grande con tanti tavoli rotondi, un
palco con spazio per la musica live e degli schermi per proiettare. Il giorno
prima probabilmente c’era un convegno di informatori medico scientifici!
Comunque si arriva li, se e’ per le 7 tutti arrivano almeno dopo le 7.15 a
parte noi che eravamo quasi puntuali, e si sta fuori dalla Ballroom perche’ per
entrare bisogna che arrivino gli sposi, che non si sa dove sono e soprattutto che
fanno visto che la cerimonia e’ stata al mattino, ma e’ uguale. Ci sono dei
camerieri che passano con dei drinks ma hanno solo succhi di frutta o birra.
Uhm gia’ non si mette bene. Ai nostri matrimoni la gente si mette giu’ da guerra
spende soldi per parrucchieri e abiti firmati, sfoggia tacchi e look bizzarri.
Qui no (o almeno a questo matrimonio no). Tutti vestiti basici, anche gente in bermuda.
Andre dietro mia insistenza, si e’ messo la cravatta (ecco sei il solito
barbone vai a un matrimonio senza cravatta e poi siamo italiani dobbiamo far
vedere come ci si veste….). Era l’unico!!! Tornando alla sala reception, al
centro c’e’ un tavolo con sopra 2 libri di fotografie. Uno con le foto della
sposa da quando i 2 si son conosciuti fino al giorno delle nozze e uno con
quelle dello sposo. E sono foto con qualsiasi ambientazione: tipo lui su un
campo da calcio perche’ e’ il suo sport preferito, o loro che imbiancano casa,
o lei con dei vestiti bellissimi che posa tipo fotomodella de noantri, e
amenita’ simili. Ovviamente niente foto del matrimonio che si e’ tenuto in
mattinata. Ma la cosa piu’ interessante e’ il tavolo della reception: lungo, diviso
ancora tra sposa e sposo dove ti registri, o meglio loro controllano che il tuo
nome sia sulla lista, e dove c’e’ una cassetta dove lasciare la busta coi
soldi. Eh si perche’ al matrimonio cinese si regalano soldi: i soldi vanno
messi in una busta rossa chiamata ang pow, che non e’ la stessa del capodanno
cinese, mi raccomando: occhio alle scritte, e se non capite il cinese fatevi
aiutare da qualcuno… Ma soprattutto quanti soldi vanno messi nella busta??? E
qui c’e la genialata: il matrimonio o almeno il rifresco deve concludersi a
break even. Cioe’ l’invitato deve dare un tot di soldi in modo che gli sposi
con quei soldi coprano il costo del banchetto. Break even???? Ma che
scherziamo? E se nonna mi da 50 dollari di meno che faccio? No perche’ sulla
busta va scritto il nome in modo che gli sposi sappiano quanto hai dato cosi’
quando tu li inviti al tuo matrimonio o al battesimo o quel che l’e’ sanno
quanto dare, o meglio possono darti del barbone la prossima volta che ti vedono….
Ok ma ancora non so quanto mettere nella busta. Ed ecco che internet vi viene
in soccorso: c’e’ un sito (di cui vi metto l’indirizzo sia come info utile, sia
per gli scettici italiani che non ci credono www.weddingangpow.com ) dove c’e’ una
lista di tutte le location matrimoniali di Singapore e per ognuna a seconda del
giorno della settimana e se e’ pranzo o cena e’ riportato l’importo minimo da
dare perche’ venga raggiunto il break even. Altro che lista nozze!! Qui c’e’
gente seria…… Cosi’ nessuno puo’ dire, ma non lo sapevo, son straniero, pensavo
avessi speso meno. Tutto nero su bianco, non si scappa. Sistemata quindi questa
piccola formalita’ in cui la cosa piu’ difficile e’ trovare l’ang pow con la
scritta giusta, poco prima che arrivino gli sposi si entra nella sala e ci si
siede al tavolo rotondo dove ci aspettano rigorosamente 8 portate di cena
cinese (quindi pesce, maiale, crostacei, riso, brodo, verdure, aglio, all together).
Per loro una prelibatezza per me una sofferenza. Se ci aggiungiamo poi che alla
quinta portata il vino e’ finito, proprio finito, capite la tragedia. Ma per
fortuna ancora una volta il pragmatismo cinese ci e’ venuto in soccorso: appena
messo giu’ il cucchiaio dell’ottava portata la sala ha cominciato a svuotarsi: gli
sposi erano fuori per i tradizionali saluti e in un battibaleno via tutti. Non
come da noi che dopo il dessert c’e’ il caffe’ l’ammazza caffe’ il limoncello
il mirto e poi quando ti avvicini per salutare no ma come andate gia’ via,
anche se sono ore che siete a tavola e gli sposi non ne possono piu’. Su un po’
di praticita’: in questo modo in 3 ore ce la siamo cavata: non abbiamo bevuto
molto, il che fa anche bene alla salute, e abbiamo fatto il regalo giusto non
il solito schiaccianoci d’argento che nessuno usera’ mai e che e’ in lista
nozze perche’ la signora del negozio ha detto che e’ un pezzo di classe….
E dopo abbiamo avuto anche il tempo di farci un
bel bicchiere di vino nel bar dell’albergo!! E dai: c’e’ il sito internet per l’ang
pow fate anche il sito con l’algoritmo #quantovinodevodaresecisono10occidentalie100localialmatrimonio!!!
PS Per
le curiose: la sposa era con un classico abito bianco, pure carino, e’
dimagrita 8 chili per entrarci, e ha tirato il bouquet. Tutto come da copione!